di Sherif Awad
-Nasco in una cittadina sul mare, San Benedetto del Tronto dove ho vissuto insieme alla mia famiglia fino a quando mi sono trasferita a Roma per realizzare i miei sogni. Sono figlia maggiore, ho un fratello parrucchiere ed una sorella che lavora nella sicurezza. La mia famiglia è rimasta a vivere nella città di origine mentre io ho sono nella Capitale. Da quando mi sono trasferita ho viaggiato molto sia in Europa che in America, conoscendo culture diverse che ha arricchito il mio bagaglio culturale. Oggi sono una giornalista, scrittrice, attrice, filmmaker con la passione del canto gospel che mi aiuta a trasmettere la mia spiritualità.
-La passione per la recitazione nasce da piccola con le recite scolastiche. Ero l’anima delle feste che si organizzavano durante le feste di carnevale con i miei amici di scuola. Ho studiato recitazione con diversi insegnanti sia italiani che americani come Bernard Hiller. Il primo approccio con lo spettacolo è stato attraverso il teatro Bellini di Napoli con la Commedia degli Equivoci, diretta da Tato Russo. Poi è arrivata la televisione. Ho partecipato al programma Buona Domenica in onda su Canale 5 (Mediaset). Un piccolo spazio per interpretare un personaggio nato dall’improvvisazione. Lo studio è fondamentale nella recitazione, essere attori implica sacrificio e un continuo apprendimento legato ad un bagaglio personale di esperienze vissute che servono per creare i propri personaggi. Recitare non significa imparare a memoria le battute di un copione, ma vivere il personaggio in maniera reale, sentirlo nell’anima e nel corpo, farlo proprio e renderlo credibile al pubblico. Barbara Streisand è il modello a cui mi ispiro, un’attrice, una cantante, una regista e produttrice che ha saputo attraverso il suo talento arrivare al successo. Per me è più importante il talento al di là dell’aspetto fisico. Un ‘altra attrice che amo è Kathy Bates: ho amato la sua interpretazione in MISERY non deve morire. La celebrità e la notorietà è importante per me, ma credo che la cosa più importante per un attore è saper far bene il proprio lavoro, la fama è una conseguenza della preparazione. Al di là della recitazione mi sono affermata come giornalista, un biglietto da visita che mi ha permesso di intervistare le grandi star di Hollywood. Mi occupo di cinema ma nella mia professione mi sono occupata spesso di temi sociali. Ho realizzato come produttrice, regista, attrice un fumetto sul tema del femminicidio che ho promosso alla 75° Mostra del cinema di Venezia, alla 69° edizione del festival di Berlino e alla 13° edizione della festa del cinema di Roma.
-Un progetto per le scuole per la prevenzione della violenza contro le donne. Poi nella vita contano anche le relazioni; ossia il talento e la fortuna devono essere anche appoggiate da chi crede in te e nel tuo merito. Purtroppo in Italia questa condizione vengono spesso a mancare per diversi fattori: la mancanza di una vera industria nel campo cinematografico, l’influenza politica nello show business che favorisce più le raccomandazioni che la meritocrazia, la mancanza di idee originali sul piano artistico, programmi in tv scadenti legati troppo all’immagine che alla cultura e all’arte. Vivo in un Paese che trasuda cultura ma che non riesce ad essere trasmessa in modo adeguato. Nel 2019 ho ricevuto il Premio Troisi per essere un artista a 360° ma in questo momento più che valutare idee che mi si propongono ho deciso di produrre io i miei progetti indirizzandomi soprattutto sulle tematiche sociali. In questo momento difficile che stiamo vivendo a causa del coronavirus sono costretta a stare a casa e sto lavorando ad un nuovo progetto fantasy: un nuovo fumetto dal titolo La leggenda di Kaira. Un progetto in italiano ed inglese destinato soprattutto al mercato oltreoceano. Un progetto che vorrei trasformare in una serie televisiva oltre al libro di prossima uscita. Perché credo che lo showbusiness internazionale possa darmi più soddisfazioni rispetto al mio Paese. Questo è un lavoro duro fatto di sfide e a volte anche di sconfitte. C’è una forte competizione che va affrontata solo con la preparazione. Per quanto riguarda la mia vita privata sto aspettando ancora l’anima gemella, che non deve per forza appartenere al mondo dello spettacolo: molte volte le relazioni con i colleghi non funzionano a causa proprio del lavoro. Spero di trovare una persona che comprenda il mio animo e che non si fermi a guardare solo l’aspetto esteriore. Inoltre vorrei avere accanto una persona altruista e non egoista che condivida insieme a me i miei stessi valori. L’amore per l’arte e per gli animali. La solitudine a volte mi pesa ma mi fa riflettere anche molto. Viviamo in un mondo dove prevale troppa superficialità ed in questi giorni credo che il mondo lo stia scoprendo. Spero che questa esperienza scuota la coscienza dell’umanità. Il mio sogno rimane l’America. My American dream is to live in USA.