di Sherif Awad
È nata a Milano ma ha studiato performance presso Patrizia De Santis.
Tra i suoi film recenti: “Plastica” regia, Dario Ciulla; “Il Talento”, regia Salvatore Sclafani, oltre a diverse apparizioni teatrali e ruoli in cortometraggi e serie italiane.
Nella sua intervista con www.MeetingVenus.com, Valentina Gemelli ha iniziato a ricordare i suoi inizi dicendo:
In modo estremamente naturale. A scuola si studiava canto e pianoforte. In famiglia? Mia nonna andava regolarmente a teatro, e mia madre ha studiato canto lirico. I miei modelli di comportamento erano, in ordine sparso, la Parisi e le sue evoluzioni, il teatro Shakespeariano, David Lynch e i segreti di Twin Peaks.
-Per me, che quando il talento incontra l’occasione giusta anche se non hai studiato, vinci la tua sfida. Se studi ti perfezioni. E lo consiglio…
Celebrità: Sarebbe un bel sogno da realizzare. Vedremo.
-Sulle sfide per essere un’attrice: Sì ma ne sto affrontando una tutta al femminile assieme ad altre colleghe. E ce la faremo.
-L’attuale industria artistica: in questo periodo? Stendiamo un velo pietoso.
-Per nuovi ruoli: Le studio e poi scelgo in base a cosa mi trasmette la scrittura. Rinuncio spesso ma accetto volentieri i progetti che reputo interessanti. Avanti per me: film, serie televisive e progetti teatrali che si stanno concretizzando. Spero di realizzarli tutti.
-Sugli aspetti privati e professionali della vita: dipende dal periodo. Ad ogni modo cerco di conciliare tutto senza stressarmi.
-Infine, per la nuova generazione, dico: Studiare e farsi conoscere attraverso i social. Non rimanere in “cantina”. A volte i talenti non riescono a emergere ma la colpa non è sicuramente la loro.