di Sherif Awad
Risposte intervista MeetingVenus
-Sono nata a Orvieto, un piccolo centro medievale in Umbria, Italia. Fin da ragazzina ho sempre manifestato interesse per le arti: il disegno, la danza, la musica e la recitazione, nonostante i miei genitori non approvassero. Da adolescente ho studiato danza classica con la ballerina e coreografa Rossella Fiumi. Mi stava preparando per l’esame di ammissione all’Accademia Nazionale di Danza a Roma ma sfortunatamente ebbi un problema non trascurabile alla rotula del ginocchio sinistro. Questo episodio mi spaventò a tal punto da abbandonare la danza ma la passione ancora rimane. Dopo molti anni mi sono avvicinata al mondo della recitazione trasferendomi a Roma.
-Il cinema è stata ed è un’altra delle mie grandi passioni. Guardando i film mi immedesimavo nei vari personaggi e la loro storia e speravo, un giorno, di potere interpretare anche io quei ruoli. Mi piace molto il cinema francese. Ma trovo straordinarie attrici americane o inglesi come Meryl Streep, Julianne Moore e Cate Blanchett. Da adolescente seguivo molto i musical o i film musicali. Uno per tutti “Chorus line”. Adoro poi Liza Minelli e Barbra Straisand. Ma anche tutta la serie con John Travolta, da “Saturday Night fever” a “Staying alive”. La mia preparazione è iniziata con il doppiaggio per poi frequentare la scuola di teatro “Teatro e Azione” a Roma. Sono seguiti workshop professionali presso il “Centro Sperimentale di Cinematografia” e a Parigi presso “Pantheatre”, nonché una masterclass di Ivana Chubbuck, come auditrice. Credo che sia importante studiare e avere una solida preparazione tecnica per poter fare bene il mestiere dell’attore anche se di contro non esiste un vero e proprio metodo. Con gli anni ho capito che la professione dell’ attore è un “mestiere artigianale”. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a tirare fuori e conoscere le nostre caratteristiche e potenzialità ma poi è un lavoro strettamente personale fatto di creatività e sensibilità. Dobbiamo sempre rischiare, non c’è mai niente di statico. La creazione è sempre in divenire.
-Il mio obiettivo è fare sempre un buon lavoro, al meglio delle mie possibilità. Ecco questo per me è il successo. E’ gratificante quando il regista e i tuoi colleghi ti dicono che possono fidarsi di te a 360 gradi. Questo mi appaga. Ho partecipato a progetti cinematografici che hanno ricevuto dei riconoscimenti nonché ho avuto delle nomination come miglior attrice in vari Festival e rassegne teatrali. Ma diventare famosa è un’altra cosa. Certo mi piacerebbe farmi conoscere di più. Ma dipende da tanti fattori, non ultimo la fortuna. Comunque finché c’è vita c’è speranza! La mia sfida professionale in questo tempo è quella di poter lavorare di più nel cinema. Mi piacerebbe interpretare ruoli introspettivi e ai margini della società oppure ruoli brillanti nella commedia più sfrenata.
-In questo momento tutto il mondo delle arti è sofferente. Teatri, cinema e musei chiusi. La maggior parte degli spettacoli e film viaggiano su streaming. Ma il teatro è qualcosa di diverso. Il teatro necessita del pubblico dal vivo. E’ un’esperienza che si consuma tra attore e spettatore. E’ un rito che ha bisogno di uno spazio adeguato. Quindi non sono d’accordo a promuovere questa forma artistica online. Inoltre in Italia, a mio avviso, non si sta dando molto valore alla cultura in generale in questo momento. Mi dispiace perché reputo la cultura alla base di ogni azione civile, sociale e politica. C’è bisogno di più cultura ed educazione ad essa. E’ importante anche per fare scelte adeguate. Quando mi propongono un lavoro cerco di capire per prima cosa se è adatto a me, se mi piace e se posso soddisfare artisticamente quanto mi viene richiesto. Poi mi affido e mi lascio guidare dal regista o dall’autore che ha avuto fiducia in me.
-Non ho particolari problemi a coniugare vita privata e vita professionale. Il mio compagno attuale è un attore e regista quindi comprende bene le esigenze e necessità di questo lavoro.
-Non sono molto brava con i consigli ma in generale direi di seguire sempre il proprio intuito e intuizione anche al di là di situazioni apparentemente non favorevoli. Studiare e lavorare sodo tenendo sempre a mente il proprio obiettivo. E soprattutto non sentirsi mai “arrivati” . Credo che il lavoro dell’attore sia sempre in divenire perchè si lavora con la nostra umanità, la nostra vita e il nostro sentire che cambiano impercettibilmente in ogni momento. E’ un lavoro di scoperte e di equilibri ogni volta da raggiungere. In questo campo non esiste il “si fa così”: la recitazione, l’interpretazione non è scienza esatta. E’ un lavoro di sartoria.
-Attualmente sto lavorando a due progetti teatrali sperando nella riapertura dei teatri dopo l’estate. Inoltre mi sto perfezionando nel canto perchè…sono anche cantante! Vorrei fare uno show tutto mio dove coniugare musica e prosa. Per il resto affido i miei desideri e aspirazioni all’Universo. Se volete potete visionare il mio profilo professionale sul sito internazionale www.e-talenta.eu. In Italia sono rappresentata dall’agenzia Studio Lamia Management in Roma.
Ringrazio MeetingVenus nella persona di Sherif Awad per avermi dato l’oppurtunità di parlarvi di me e del mio lavoro. Buon 2021 a tutti! E non mollate mai!!!