di Sherif Awad
-Ciao!
Mi chiamo Daria Fiorillo e sono un’attrice. Sono nata a Napoli (ITALIA) e sono cresciuta in una famiglia di farmacisti e medici, quindi fin da piccola ero la pecora nera (RIDE). Perché sin dai miei primi anni di vita ero una bambina piena di creatività e qualsiasi cosa avevo tra le mani volevo colorarla, farci una costruzione oppure crearci una storia.
Uno dei primi ricordi che ho è che a 4/5 anni chiesi a mia madre come facessero i cartoni animati a parlare e lei mi disse che erano degli attori a dare voce ai personaggi.
Da allora mi si aprì un mondo e il mio scopo divenne quello di diventare un’attrice e poter condividere tutte le varie emozioni del mondo e affascinare le persone così come avevano fatto quelle voci con me.
Infatti alle elementari, medie e superiori facevo piccoli corsi di teatro per poter affacciarmi a questo mondo. Quando finì il liceo, per far contenti i miei genitori mi iscrissi all’università, ma allo stesso tempo cominciai a frequentare corsi professionali di teatro, cinema, dizione e doppiaggio.
– I miei primi modelli di teatro sono state le attrici della tradizione del teatro napoletano come Titina De Filippo e Isa Danieli, per poi passare ad attrici sia di teatro che di cinema di cui mi ha sempre colpito la straordinaria recitazione e personalità come Monica Vitti, Anna Magnani e Franca Valeri. Per poi affacciarmi anche alle meravigliose ed eccezionali attrici britanniche e americane come Julie Andrews, Audrey Hepburn, Meryl Streep e Julia Roberts e alle loro relative doppiatrici italiane.
– Secondo me per raggiungere alti livelli in qualsiasi lavoro c’è solo una cosa da fare: studiare. Infatti soprattutto nel settore artistico se non hai una preparazione adeguata non potrai mai evolverti. Anche chi magari ha un talento innato, se non l’affina o non si esercita a gestirlo, non potrà mai usare questo talento nei migliore dei modi.
– Adesso il mio obbiettivo è fare prodotti originali e di alta professionalità. Certo mi piacerebbe essere riconosciuta a livello mondiale ma per adesso mi concentro a fare cose di qualità e che mi appaghino artisticamente. Sicuramente è un percorso più lungo e difficile ma almeno sarò soddisfatta di quello che faccio al 100%.
– Purtroppo le sfide che questo lavoro comporta sono tante sia a livello personale che professionale. Nel primo caso, da una parte trovo ancora persone che non considerano questo come un lavoro mentre dall’altra trovo molte persone gelose che magari avrebbero voluto fare la mia carriera al mio livello ma non ne hanno mai avuto il coraggio. Mentre nel secondo caso purtroppo vedo poca meritocrazia nel nostro settore e vanno avanti persone poco meritevoli che magari non si fanno pagare adeguatamente. E questa cosa è avvilente perchè sminuisce il mercato e fa “lavorare” anche persone che non hanno nessuna preparazione artista.
E purtroppo devo aggiungere anche che la figura dell’attrice sta cambiando molto. Forse non si guarda più al talento ma solo all’aspetto fisico. E questo causa secondo me dei prodotti sia teatrali che cinematografici di scarsa qualità.
– L’Italia è un paese strano. Da sempre abbiamo dettato i canoni delle recitazione, basti pensare che il metodo Stanislavskij è stato creato perchè il maestro Konstantin ha studiato e ha preso spunto dalla recitazione degli attori italiani. Ma adesso purtroppo si va per mode. Negli ultimi 20 anni il livello si è abbassato notevolmente e anche se un attore/attrice è stato/a bravo/a in un prodotto, non vuol dire che lo sia altrettanto in un altro. E invece si tende ad utilizzare sempre le stesse persone per anni finchè non passa di moda e arriva la novità. E questo è un vero peccato perchè ci sono tantissimi spettacoli e film di qualità che meriterebbero il giusto riconoscimento ma che purtroppo non decollano.
– Quando mi offrono un ruolo cerco sempre di valutare vari fattori. E tra questi sicuramente NON valuto se è un ruolo principale infatti secondo me non esistono piccole parti ma piccoli attori. Io so che riesco ad emozionarmi anche con una parola. Quindi negli ultimi anni devo valutare tutto quello che circonda il progetto di un dato spettacolo o film per decidere.
– Credo di avere un ottimo equilibrio tra la vita privata e quella professionale. Soprattutto perchè dedico tutta la vita solo al lato artistico (RIDE). Scherzi a parte cerco di circondarmi di persone che capiscono che il mio lavoro è una parte fondamentale per me e chi non riesce ad accettarlo semplicemente lo allontano. Infatti anche il mio compagno è un attore e regista professionista e sono molto felice con lui perchè abbiamo gli stessi obbiettivi e la stessa passione per questo mestiere.
– Per adesso non mi sento di dare consigli alle nuove generazioni perchè mi autoconvinco che sia io la nuova generazione (RIDE). Posso solo dire a chi si vuole approcciare a questo mondo seriamente, di studiare sodo e di prepararsi ai mille sacrifici che questo lavoro comporta. Lo studio è la base di ogni lavoro e la recitazione è il lavoro più duro ma anche il più bello al mondo.
– Per i miei prossimi progetti sto preparando sia spettacoli teatrali che cortometraggi e anche film con la mia associazione culturale che nel nostro piccolo stiamo avendo degli ottimi riscontri vincendo anche qualche premio. Bisogna essere sempre preparati per andare avanti appena la situazione post covid lo permetterà.
Ora sto proseguendo con il lavoro con il mio format “Speakeraggio in corso. I podcast di Daria” dove interpreto favole, libri, ecc su tutte le piattaforme podcast come SPREAKER, SPOTIFY, GOOGLE PODCASTS, APPLE PODCASTS, YOUTUBE E FACEBOOK.